Nuova Riveduta:

2Cronache 25:10

Allora Amasia separò l'esercito che gli era venuto da Efraim, affinché se ne tornasse al suo paese; ma questa gente fu gravemente irritata contro Giuda, e se ne tornò a casa, accesa d'ira.

C.E.I.:

2Cronache 25:10

Amazia congedò la schiera venuta a lui da Efraim perché se ne tornasse a casa; ma la loro ira divampò contro Giuda; tornarono a casa loro pieni di sdegno.

Nuova Diodati:

2Cronache 25:10

Allora Amatsiah congedò l'esercito che era venuto a lui da Efraim, perché tornasse a casa sua; ma la loro ira si accese grandemente contro Giuda e tornarono a casa fortemente adirati.

Riveduta 2020:

2Cronache 25:10

Allora Amasia separò l'esercito che era venuto a lui da Efraim, affinché se ne tornasse al suo paese; ma questa gente fu molto irritata contro Giuda, e se ne tornò a casa, pieni d'ira.

La Parola è Vita:

2Cronache 25:10

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La Parola è Vita
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Riveduta:

2Cronache 25:10

Allora Amatsia separò l'esercito che gli era venuto da Efraim, affinché se ne tornasse al suo paese; ma questa gente fu gravemente irritata contro Giuda, e se ne tornò a casa, accesa d'ira.

Ricciotti:

2Cronache 25:10

Allora Amasia licenziò l'esercito, che era venuto a lui da Efraim, perchè se ne ritornasse a casa; e questi uomini si irritarono grandemente contro Giuda e se ne tornarono al loro paese.

Tintori:

2Cronache 25:10

Allora Amasia congedò l'esercito che gli era venuto da Efraim, perchè se ne tornasse al suo paese; ma essi tornarono al loro paese fortemente sdegnati contro Giuda.

Martini:

2Cronache 25:10

Allora Amasia separò l'esercito, che gli era venuto da Ephraim, affinchè se ne tornasse al suo paese. E questo sdegnati forte contro di Giuda se n'andarono a casa loro.

Diodati:

2Cronache 25:10

Amasia dunque separò le schiere ch'erano venute a lui di Efraim, acciocchè se ne andassero al luogo loro; laonde si adirarono gravemente contro a Giuda, e se ne ritornarono alle loro stanze, accesi nell'ira.

Commentario abbreviato:

2Cronache 25:10

Capitolo 25

Amasia, re di Giuda 2Cr 25:1-13

Amasia adora gli idoli di Edom 2Cr 25:14-16

La sfida avventata di Amasia 2Cr 25:17-28

Versetti 1-13

Amasia non era un nemico della religione, ma un amico freddo e indifferente. Molti fanno il bene, ma non con un cuore perfetto. L'imprudenza rende necessario il pentimento. Ma l'obbedienza di Amasia al comando di Dio fu a suo onore. La ferma convinzione che Dio sia in grado di sopportarci nel nostro dovere e di compensare tutte le perdite e i danni subiti nel suo servizio, renderà il suo giogo molto facile e il suo fardello molto leggero. Quando siamo chiamati a rinunciare a qualcosa per Dio e per la nostra religione, dovremmo essere soddisfatti del fatto che Dio è in grado di darci molto di più. I peccatori convinti, che non hanno una vera fede, si oppongono sempre all'obbedienza che si fa da sé. Sono come Amasia; dicono: "Ma cosa faremo per i cento talenti? Cosa faremo se, osservando il sabato, perderemo tanti buoni clienti? Cosa faremo senza questo guadagno? Cosa faremo se perderemo l'amicizia del mondo? Molti cercano di tranquillizzare la propria coscienza con la scusa che le pratiche proibite sono necessarie. La risposta è, come in questo caso, "Il Signore è in grado di darti molto di più di questo. Egli compensa, anche in questo mondo, tutto ciò a cui si rinuncia per amore suo.

Riferimenti incrociati:

2Cronache 25:10

1Re 12:24
2Sa 19:43; Prov 29:22

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